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giovedì 5 dicembre 2013

Tokaji...Esszencia di un vino

Confesso...aspettavo la serata di ieri da qualche mese, perchè ho un debole per questo nettare che si chiama Tokaji. Purtroppo non sono riuscito ad assaggiarne tanti fino ad adesso, perciò ero impaziente di scoprire tutto di questo vino.

Mariano Francesconi, presidente AIS Trentino, con grande competenza, ci ha illustrato tutti gli aspetti riguardanti clima, terreni, vitigni, tecniche di produzione, ma soprattutto la storia che risale al 1500!!

Molto interessante! scopro che fu il primo vino ad avere qualcosa simile ad una attuale denominazione, che era apprezzato da Luigi XIV, il quale coniò la famosa frase "Il re dei vini, il vino dei re", che, venendo più ai giorni nostri, passa un periodo buio negli anni di nazismo e comunismo nel '900, ma che rinasce negli anni '90 riprendendo quel filo di storia iniziata tanto tempo prima.

Un'altra cosa che mi ha colpito è l'estrema varietà di terreni, con una forte connotazione vulcanica, ma anche Löss e un tipo di argilla molto compatta che si infiltra negli strati rocciosi.
Tipi di terreni della zona Tokaji

I vitigni vengono coltivati, su una superficie di 5967 ha, nella zona est del paese in un clima poco piovoso. La cittadina di Tokaji si trova alla confluenza di due fiumi, il Tisza (dalla portata maggiore) e il Bodrog che è invece quello che disegna poi la valle dove si dislocano i vari vigneti, anche qui divisi come in Francia, tra quelli di maggior e minor pregio.

I vitigni che entrano nella composizione del vino sono:

FURMINT, HARSLEVELU, SARGA MUSKOTALY (Moscato giallo/Muscat Ottonel)

Alcuni vitigni meno coltivati:

ZETA (Furmint X Bouvier)
KOVERSZOLO (Grasa Cotnari)
KABAR (Bouvier X Harslevelu)
GOHER

I vini in degustazione:

  •   Öreg Király Tokaji Furmint 2011 - Barta Pince
  • Tokaji Száraz Szamorodni 2000 - Dereszla Pincészet
  • Tokaji Aszú 5 puttonyos 2008 - Royal Tokaji Wine Company
  • Tokaji Aszú 6 puttonyos 2003 - Árpád-hegy Pince
  • Tokaji Aszú 6 puttonyos Birtokválogatás 1999 – Tokaj Oremus Pincészet
  • Tokaji Esszencia 2000 - Pajzos Pincészet

Che dire...interessante il Furmint in versione bianco secco, mi ha ricordato un vino con un po' di mineralità di un Riesling e con un tocco vegetale stile Sauvignon.

Il Szamorodni 2000 è un vino particolare, affinato in botte scolma sotto il velo di Flor (tipo Vin Jaune o Sherry Fino senza fortificazione); anche qui sono di parte, in quanto adoro questa tipologia di vini..e anche questo mi dà grande emozione!! tipici sentori da invecchiamento sotto il velo di flor davvero piacevoli (frutta secca, noce) con leggeri tocchi floreali e di idrocarburi; in bocca grande freschezza e una bella avvolgenza.

Veniamo alle versioni Aszú, vale a dire acini appassiti e botritizzati aggiunti in macerazione a mosto o vino che creano una poesia...più o meno dolce secondo quante Puttonyos vengono aggiunte
Ovviamente ho trovato le 3 tipologie Aszú in degustazione di grande livello, come mi aspettavo!
Un crescendo di emozioni...dal 2008 già complesso ma che può evolvere ancora molto, passando per il 2003 dal color topazio che sfodera grande eleganza sia nei profumi che all'assaggio, arrivando a quello che ho apprezzato di più, il 6 puttonyos Birtokválogatás 1999.
Bellissimo colore ambra, profumi infiniti...dalla frutta alle note mielate, erbe officinali, note minerali, note eteree, di cera, zafferano e spezie dolci...insomma tantissime sfumature!!
In bocca ripete tutto quello che rivelava all'olfatto, su una grande struttura acida che accompagna la dolcezza (residuo zuccherino molto importante) ma che non la lascia prevalere...infatti qualche secondo e la dolcezza viene avvolta da questa spinta di freschezza, e insieme, creano un'alchimia con una morbidezza che lascia una scia lunghissima assolutamente non stucchevole.

Per finire L'"Esszencia", davvero un nettare...3% vol e 525g/l di residuo zuccherino..una consistenza da sciroppo...profumi dolcissimi ed elegantissimi...una carezza di miele in bocca...degustato poi mentre guardavamo, a luci spente, le belle foto delle cantine tipiche del Tokaji, formate da km di corridoi sotterranei e ricoperte dal Cladosporium altra muffa importantissima per l'invecchiamento del vino, in quanto regolatore dell'umidità.

Esperienza sensoriale e culturale fantastica!!...le mie aspettative totalmente rispettate!!
Bottiglie a fine serata!!

Concludo con una citazione; siccome ho qualche difficoltà con la lingua magiara, non ricordo il nome del personaggio che nel '500 volle cercare di scoprire l'alchimia che si veniva a creare in quel luogo e che desse vita a questo nettare, e che alla fine sentenziò:

"L'oro nasce dalla muffa"

Chapeau!

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